Amianto Vintage e antiquariato: Urgono i regolamenti

“Regolamentare il mercato del Vintage per tutelare la salute senza compromettere il patrimonio artistico”: lo Sportello Amianto Nazionale si impegna a studiare il problema in collaborazione con gli enti e coordinando autorevoli esperti per costituire un comitato scientifico apposito e garantire regole e controlli di sicurezza e salubrità nel commercio di oggetti storici, preservando la bellezza e la salute pubblica.

In un’indagine condotta dallo Sportello Amianto Nazionale sui vari portali di aste e vendite online in tutto il mondo, è emerso che oggetti vintage contenenti amianto vengono venduti liberamente, nonostante il divieto. La vendita di oggetti contenenti amianto è infatti illegale in Italia da oltre 32 anni, dato che l’amianto è classificato come cancerogeno. Tuttavia, è facile trovare fioriere, sedie da giardino e persino cucce per cani in cemento-amianto in vendita sia su siti di seconda mano che in negozi fisici. Questi prodotti, pur rappresentando un serio pericolo per la salute, vengono talvolta venduti a prezzi elevati.

Cuccia del cane disegnata dall’Artista Willy Guhl nel 1950 in vendita in un negozio di antiquariato per 1000 Euro

Arredi vintage a caro prezzo, nonostante i rischi

Durante l’inchiesta, sono stati scoperti mobili da giardino in vendita a migliaia di euro. Una cuccia in cemento-amianto, ad esempio, è stata offerta a 800 euro. Fioriere e altri oggetti degli anni ‘50 e ‘60, spesso presentati come pezzi decorativi, sono facilmente reperibili sia online che in negozi di antiquariato.

Possedere sì, vendere no

La normativa italiana, simile a quella di molti altri paesi europei, permette di possedere oggetti contenenti amianto a condizione che siano in buono stato, ma ne vieta la vendita. L’obiettivo di queste regolamentazioni è far scomparire progressivamente tali oggetti dal mercato, ma l’effetto non sembra essere quello sperato. “La vendita di articoli di seconda mano contenenti amianto non è autorizzata”, afferma lo Sportello Amianto Nazionale, spiegando che col passare del tempo i prodotti in amianto si deteriorano, rilasciando fibre cancerogene nell’aria. Anche in piccole quantità, queste fibre possono causare gravi malattie polmonari, come il mesotelioma o altri tipi di tumore.

Come riconoscere oggetti contenenti amianto

L’amianto è stato ampiamente utilizzato nei materiali da costruzione fino agli anni ’90. Tra i prodotti realizzati con amianto vi sono tetti ondulati, ardesie, tubi, piastrelle in vinile, fioriere, rivestimenti, colle, sigillanti e corde per l’impermeabilizzazione. Spesso, gli oggetti in cemento-amianto hanno una struttura ondulata o a nido d’ape. Tuttavia, riconoscere l’amianto non è sempre facile. Per avere la certezza della sua presenza, è possibile richiedere un test in laboratori certificati.

Mobili di design contenenti amianto

In Italia, come in molti altri paesi, numerose aziende negli anni ‘50 e ‘60 hanno prodotto oggetti e mobili contenenti amianto, considerati oggi pezzi di design. Ad esempio, l’azienda svizzera Eternit ha collaborato con il noto designer Willy Guhl per la creazione di pezzi iconici come la “Loop Chair” e cucce per cani in fibrocemento con amianto. Nonostante il rischio per la salute, queste creazioni sono tuttora vendute a prezzi elevati, spesso senza nessuna informazione sui pericoli che comportano.

Ignoranza o consapevolezza?

L’inchiesta ha rivelato che molti venditori, sia online che nei negozi, non sono consapevoli dei rischi legati all’amianto, oppure li ignorano deliberatamente. Un venditore ha dichiarato di non preoccuparsi del fatto che il suo prodotto contenesse amianto, mentre un altro ha sottolineato che oggetti simili si trovano anche nei musei di design, sostenendo quindi che non dovrebbero costituire un problema. Un ulteriore venditore ha affermato che l’oggetto è sicuro “a patto che non venga maneggiato o levigato”.

Cosa possono fare i consumatori?

I consumatori che possiedono prodotti contenenti amianto possono conservarli, purché siano in buono stato e non danneggiati. È fondamentale evitare di manipolarli o esporli agli agenti atmosferici per prevenire la dispersione delle fibre tossiche. Per chi desidera smaltire questi oggetti, è possibile portarli nei centri di raccolta rifiuti, imballati correttamente.

Fabrizio Protti Presidente dello Sportello Amianto Nazionale

Regolamentare il mercato del Vintage per tutelare la salute”: la dichiarazione del presidente dello Sportello Amianto Nazionale Fabrizio Protti

Fabrizio Protti, presidente dello Sportello Amianto Nazionale, ha espresso preoccupazione riguardo al commercio di oggetti vintage contenenti amianto e ha sottolineato la necessità di una regolamentazione più rigorosa

Come Sportello Amianto Nazionale poniamo molta attenzione al mercato del Vintage. Il commercio in questo senso è un mercato di nicchia che, come evidenziato dalla nostra inchiesta, spesso risulta essere molto costoso. Evidentemente, il mercato sia del Vintage che dell’Antiquariato vero e proprio devono essere regolamentati, poiché per non arrestare il flusso economico è necessario garantire salubrità e tutele per la salute degli acquirenti e dei lavoratori del settore. Per questo motivo, ci stiamo impegnando per avviare presto delle proposte di regolamentazione specifiche per questo mercato. Non smetteremo mai di lavorare per gestire il rischio, mantenendo sempre uno sguardo attento alla bellezza, che non deve essere presente solo negli oggetti, ma anche nella possibilità di vivere una vita sana

Fabrizio Protti Presidente Sportello Amianto Nazionale

Questa dichiarazione conferma l’impegno costante dello Sportello Amianto Nazionale nel promuovere la sicurezza e la salute pubblica, pur preservando l’importanza del patrimonio storico e artistico del settore vintage e dell’antiquariato.

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