Amianto: ISS Presenta i numeri, le associazioni chiedono soluzioni.

Ieri 17 Ottobre 2024 si è tenuto a Roma il convegno organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dedicato all’impatto dell’amianto sulla mortalità in Italia. Il Workshop ha visto la forte affluenza del mondo associativo e questo ha sottolineato il ruolo cruciale della società civile nella lotta contro il mesotelioma e a difesa delle vittime. Diverse organizzazioni hanno preso parte all’evento, rivendicando i diritti delle vittime e promuovendo la prevenzione primaria come strumento necessario per contrastare la diffusione delle malattie amianto-correlate.

Tra le associazioni più attive presenti spiccano A.V.A.N.I. di Broni, il Gruppo Aiuto Mesotelioma di Lecco, AIEA e il Comitato Ex Esposti di Milazzo. Tutte hanno espresso con forza la necessità di adottare misure efficaci per la prevenzione, sottolineando che solo attraverso un’azione concreta e coordinata si può ridurre il numero di vittime.

A.V.A.N.I., in particolare, ha elogiato il rapporto dell’ISS per la sua accuratezza nel rilevare e classificare non solo i casi di mesotelioma, ma anche i rari tumori all’utero e ad altri organi causati dall’esposizione all’amianto. Questo approfondimento, ha evidenziato l’associazione, rappresenta un passo importante per comprendere la piena portata dell’impatto dell’amianto sulla salute.

Silvio Mingrino nel complimentarsi per il lavoro svolto, ha dunque posto l’accento sulla necessità prendere atto che le azioni di oggi sono i numeri e la conta dei morti di domani soprattutto riguardo il mesotelioma pleurico, che rappresenta la maggioranza dei casi, così richiamando l’urgenza di avviare un sistema virtuoso di bonifica. Secondo Mingrino, un punto di partenza necessario e’ l’immediata trasformazione in legge della prassi UNI/PdR 152.1, redatta dallo Sportello Amianto Nazionale in collaborazione con l’Ente di Normazione Italiano, per chiarire le distonie nei criteri di valutazione regionali che condizionano la rimozione dell’amianto. Egli ha ribadito che finché l’amianto continuerà a deteriorarsi sui tetti senza un controllo adeguato, si rischierà solo di incrementare l’esposizione ambientale e, di conseguenza, il numero di decessi.

L’intervento delle associazioni ha quindi chiesto con forza all’ISS e alle autorità presenti di passare dalle statistiche alle azioni concrete, mettendo in atto un piano pratico per ridurre il numero delle vittime. È unanime la convinzione che solo un impegno congiunto tra istituzioni e società civile potrà interrompere questa tragica conta di vite umane.

Dati Preoccupanti: 1.545 Decessi Annui per Mesotelioma

Il convegno ha messo in luce dati preoccupanti: ogni anno in Italia, tra il 2010 e il 2020, sono decedute in media 1.545 persone per mesotelioma, una malattia direttamente legata all’esposizione all’amianto. Il rapporto dell’ISS ha inoltre evidenziato che la maggior parte dei decessi si è verificata tra gli uomini (1.116 casi annui), ma anche 429 donne ne sono state vittime. Tra questi, un numero allarmante di decessi ha riguardato persone con meno di 50 anni, sottolineando l’effetto devastante dell’esposizione all’amianto anche in età giovanile.

L’Appello alle Istituzioni

Le associazioni presenti, pur riconoscendo gli sforzi compiuti finora, hanno chiesto un ulteriore impegno per garantire un futuro più sicuro e interrompere definitivamente questa tragica statistica che conta morti e dolore delle famiglie per un problema che oggi è definitivamente e ampiamente risolvibile con efficacia, efficienza e volontà. Il messaggio emerso con chiarezza è che la prevenzione primaria, basata sulla rimozione dell’amianto dai luoghi di vita e di lavoro, deve essere la priorità. Solo così sarà possibile tutelare le generazioni future e fermare l’incremento dei casi di mesotelioma e altre patologie amianto-correlate.

L’unione tra le associazioni, la ricerca scientifica e le istituzioni rappresenta la via più efficace per affrontare questa emergenza sanitaria, nella speranza di un futuro in cui la lotta all’amianto diventi una battaglia vinta.

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