AMIANTO CONTROLLI E BONIFICA: Responsabilità Civili e Penali

La gestione dell’amianto è regolata da normative stringenti che stabiliscono chiaramente le responsabilità sia del proprietario dell’immobile contenente amianto, degli enti di controllo e dell’esecutore dei lavori di bonifica.

Il proprietario di manufatti contenenti amianto ha delle responsabilità precise sia in termini civili che penali, regolamentate dalla normativa vigente in Italia. Vediamo in dettaglio i punti principali riguardanti i controlli, le responsabilità e le eventuali sanzioni.

Obbligo di Controllo dello Stato di Degrado dell’Amianto

Il proprietario è responsabile della sorveglianza dello stato dei manufatti in amianto presenti nella sua proprietà. Questo è stabilito dalla Legge 257/1992 e dal Decreto Ministeriale del 6 settembre 1994, che impongono l’obbligo di mantenere sotto controllo l’amianto e verificare il suo stato di conservazione, al fine di valutare se sussiste un pericolo per la salute.

Il controllo deve essere effettuato per valutare l’indice di degrado del materiale, che serve a determinare se l’amianto è ancora in condizioni stabili o se inizia a deteriorarsi, con il rischio di rilasciare fibre nell’aria. Questo controllo deve essere eseguito da un professionista qualificato, come un tecnico specializzato in bonifica amianto, e può includere il campionamento dell’aria per rilevare la presenza di fibre aerodisperse.

Cosa Accade se il Proprietario Non Esegue i Controlli?

Qualora il proprietario non esegua i controlli periodici sullo stato di conservazione dell’amianto, può essere ritenuto responsabile civilmente e penalmente. Le sanzioni possono includere:

  1. Responsabilità civile: in caso di danni causati dall’esposizione ad amianto deteriorato, il proprietario potrebbe essere citato in giudizio per danno alla salute di persone esposte, come lavoratori o residenti.
  2. Responsabilità penale: l’omissione di atti dovuti per la sicurezza sanitaria può comportare sanzioni penali, soprattutto se l’omissione comporta un rischio per la salute pubblica. Il Codice Penale italiano prevede l’incriminazione per la mancata messa in sicurezza di materiali pericolosi.
  3. Sanzioni amministrative: il mancato rispetto delle normative può comportare multe, anche consistenti, da parte degli enti locali o delle ASL​.

Professionista da Contattare per i Controlli

Il proprietario deve contattare un professionista abilitato, come un ingegnere, un geometra, un architetto o una ditta specializzata iscritta all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali. Questi esperti sono autorizzati a effettuare ispezioni, analisi e la bonifica di manufatti contenenti amianto, secondo le modalità previste dalle normative vigenti.

Comunicazione dei Risultati dei Controlli

Dopo il controllo, i risultati devono essere comunicati all’ASL (Azienda Sanitaria Locale) competente per territorio, che ha il compito di supervisionare e monitorare i rischi legati all’amianto. L’ASL può decidere se sono necessari interventi di bonifica o misure di sicurezza ulteriori​.

Amianto Pericoloso: Cosa Fare?

Se i controlli rilevano che l’amianto è pericoloso per la salute, il proprietario deve procedere con una delle seguenti misure:

  1. Rimozione: eliminare completamente il materiale contenente amianto.
  2. Incapsulamento: applicare prodotti che impediscano il rilascio di fibre.
  3. Confinamento: isolare l’amianto con una barriera fisica.

Il proprietario deve affidare questi interventi a ditte autorizzate e comunicarne l’avvio all’ASL​.

Cosa Succede se il Proprietario Non Interviene?

Se il proprietario non agisce nonostante l’accertato rischio, può incorrere in gravi conseguenze:

  • Sanzioni penali per aver messo a rischio la salute pubblica.
  • Sanzioni amministrative che possono essere inflitte dall’ASL.
  • Responsabilità civile in caso di danni causati dall’esposizione a fibre di amianto​.

Ruolo degli Enti Preposti

L’ASL, una volta ricevuti i risultati del controllo, può imporre al proprietario di intervenire entro un tempo definito. Se il proprietario non si mette in regola, l’ASL può emettere ordinanze che obbligano l’esecuzione dei lavori e, in casi estremi, può procedere con interventi d’ufficio, addebitando i costi al proprietario​.

Se l’ASL Non Interviene?

Se l’ASL non interviene nonostante la segnalazione di amianto pericoloso, può incorrere in responsabilità amministrative e, in casi estremi, anche penali, per omissione di atti d’ufficio. L’omissione di intervento da parte di un ente pubblico può esporre l’ente a procedimenti giudiziari e sanzioni​.

Monitoraggio Successivo in Caso di Materiale in Cemento Amianto ancora in uno stato di Sicurezza

Se i controlli confermano che l’amianto è ancora in buone condizioni e non rappresenta un pericolo immediato, l’ASL continuerà a monitorare la situazione. Il proprietario rimane comunque responsabile di effettuare controlli periodici, e l’ASL può stabilire un calendario di ispezioni successive​.

Responsabilità del Proprietario

Il proprietario di un immobile contenente amianto ha la responsabilità principale di sorveglianza e manutenzione. Questa responsabilità include l’obbligo di effettuare interventi di bonifica (rimozione, incapsulamento o confinamento) qualora si verifichi un rischio di dispersione di fibre di amianto. Il proprietario è tenuto a rivolgersi a ditte specializzate per eseguire gli interventi, conformemente alla normativa vigente (D.Lgs. 81/2008 e D.Lgs. 152/2006)​.

La responsabilità del proprietario termina formalmente quando la ditta incaricata della bonifica completa i lavori e rilascia la documentazione che attesta il corretto smaltimento del materiale. Tuttavia, il proprietario rimane responsabile se ha omesso di vigilare o se ha agito in modo negligente, come nel caso in cui non abbia tempestivamente commissionato la bonifica quando era necessario​.

Responsabilità dell’Esecutore della Bonifica

Una volta iniziato l’intervento di bonifica, la responsabilità passa all’azienda esecutrice, che deve seguire le procedure previste per la rimozione o il trattamento dell’amianto. Queste aziende devono essere regolarmente iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali e rispettare le disposizioni di legge in materia di sicurezza e ambiente.

Le ditte specializzate sono responsabili del corretto svolgimento dell’intervento, dell’imballaggio sicuro dei materiali, del trasporto in discariche autorizzate e dello smaltimento, sempre secondo le normative ADR per il trasporto di merci pericolose​. Nel caso in cui l’azienda non rispetti le normative, potrebbe incorrere in sanzioni civili e penali.

Quando la Responsabilità del Proprietario Termina

La responsabilità civile e penale del proprietario dell’immobile si conclude solo dopo che l’intervento di bonifica è stato completato e certificato. A quel punto, le responsabilità per eventuali errori o inadempienze passano all’azienda esecutrice. Tuttavia, è essenziale che il proprietario mantenga la documentazione che certifica la corretta esecuzione dei lavori, in quanto questa potrebbe essere richiesta in caso di ispezioni o contenziosi futuri​.

In sintesi, la responsabilità del proprietario finisce con la conclusione delle operazioni di bonifica e con la consegna della documentazione finale, mentre l’esecutore della bonifica è responsabile per eventuali danni o violazioni legate alla gestione del materiale pericoloso durante e dopo l’intervento.

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