Rimuovere, Incapsulare o Confinare ?

Vantaggi e svantaggi delle tre tecniche di messa in sicurezza dell’amianto

Rimozione dell’Amianto: Come Funziona, Procedure e Prassi Burocratiche

La rimozione dell’amianto è il metodo più sicuro e risolutivo per eliminare definitivamente il rischio associato all’esposizione a questo materiale pericoloso. Tuttavia, è anche un processo complesso che deve essere svolto da professionisti certificati, rispettando una serie di normative stringenti.

Fasi della Rimozione dell’Amianto

  1. Identificazione del Materiale
    Prima di avviare i lavori, è necessario identificare se un edificio contiene amianto. Questa operazione deve essere condotta da un tecnico specializzato che, attraverso analisi di laboratorio, conferma la presenza del materiale.
  2. Pianificazione e Notifica agli Enti Competenti
    Una volta identificata la presenza di amianto, l’azienda incaricata deve predisporre un Piano di Lavoro, che includa tutte le metodologie da seguire per garantire la sicurezza del personale e dell’ambiente. Questo piano deve essere inviato all’ASL almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori​.
  3. Permessi e Autorizzazioni
    In base alla natura dell’intervento, potrebbe essere necessario ottenere una CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) o una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). La CILA è richiesta per lavori che non modificano strutturalmente l’edificio, mentre la SCIA si applica a interventi più complessi​.
  4. Esecuzione dei Lavori
    I lavori devono essere svolti esclusivamente da aziende iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, categoria 10A o 10B. Queste imprese sono tenute a utilizzare dispositivi di protezione individuale (DPI) come maschere con filtri P3 e tute specifiche. Durante i lavori, l’amianto deve essere sigillato con apposite techiche di impacchettamento per prevenire la dispersione di fibre​.
  5. Smaltimento
    Una volta rimosso, l’amianto deve essere trasportato in discariche autorizzate, secondo le disposizioni del Decreto Legislativo 152/06. L’intera operazione deve essere documentata per garantire la tracciabilità e la sicurezza del processo​.

Incapsulamento dell’Amianto: Tecniche, Vantaggi e Burocrazia

L’incapsulamento è una tecnica di bonifica dell’amianto che prevede l’applicazione di prodotti specifici per creare una barriera protettiva sul materiale contaminato. Questo trattamento è ideale per superfici in buone condizioni che non possono essere rimosse immediatamente.

Fasi dell’Incapsulamento

  1. Valutazione dello Stato del Materiale
    Prima di procedere con l’incapsulamento, un esperto deve verificare che l’amianto non sia deteriorato. L’incapsulamento non è adatto se il materiale è estremamente deteriorato o si tratta di amianto friabile.
  2. Applicazione del Rivestimento
    L’intervento prevede l’applicazione di fissativi consolidanti e piu’ mani di rivestimento elastico che creano una pellicola protettiva. Per garantire l’efficacia del trattamento sarebbe opportuno utilizzare colori diversi per le mani successive, così da facilitare il monitoraggio​
  3. Monitoraggio Periodico
    Dopo l’incapsulamento, è necessario monitorare regolarmente lo stato della superficie trattata per verificare che non vi siano distacchi o sfaldamenti del rivestimento.

Procedure Burocratiche e Costi

Come per la rimozione, anche l’incapsulamento richiede la presentazione di un Piano di Lavoro agli enti competenti, oltre all’eventuale SCIA o CILA, in base alla portata dei lavori che devono sempre essere eseguiti da imprese autorizzate iscritte alla categoria 10 dell’albo dei gestori ambientali. I costi sono generalmente inferiori rispetto alla rimozione, ma il trattamento richiede monitoraggi periodici, il che genera costi aggiuntivi nel tempo.

Confinamento dell’Amianto: Come Funziona e Quando Utilizzarlo

Il confinamento è una tecnica di bonifica che prevede l’isolamento dell’amianto con una barriera fisica, senza rimuoverlo. Questo metodo viene utilizzato quando la rimozione non è immediatamente possibile.

Fasi del Confinamento

  1. Progettazione della Barriera
    Prima di confinare l’amianto, viene progettata una barriera che separi il materiale dalle aree circostanti. Questa barriera può essere realizzata con pannelli rigidi.
  2. Installazione e Sigillatura
    Il confinamento deve garantire che non ci sia dispersione di fibre nell’ambiente.
  3. Monitoraggio dell’Ambiente
    Come per l’incapsulamento, anche il confinamento richiede un monitoraggio costante per verificare che la barriera mantenga la sua efficacia nel tempo.

Vantaggi e Svantaggi

Il confinamento è meno costoso della rimozione e può essere eseguito rapidamente. Tuttavia, il materiale contenente amianto rimane nell’edificio, il che potrebbe richiedere futuri interventi di manutenzione. Il confinamento è consigliato solo quando il materiale è in uno stato di conservazione accettabile.

Prassi Burocratiche

Anche per il confinamento, è necessario presentare un Piano di Lavoro dettagliato all’ASL e ottenere eventuali autorizzazioni locali. Come per le altre tecniche, il piano deve garantire la sicurezza degli occupanti e degli operatori durante e dopo l’intervento​ e il lavoro deve essere eseguito da aziende abilitate e iscritte all’Albo Gestori Ambientali, in possesso della categoria 10.

Controlli Periodici post Incapsulamento e Confinamento

Dopo un intervento di incapsulamento o confinamento dell’amianto, la legge impone specifici controlli periodici per garantire che il materiale trattato non rappresenti un rischio per la salute pubblica e questo certamente costituira’ un costo per il proprietario del materiale, sia in termini di controlli periodici, sia in termini eventuali di professionisti accreditati alla responsabilita’ del rischio derivante dalla presenza di amianto (RRA) qualora il materiale incapsulato o confinato sia in aree dove insistono lavoratori saltuari o fissi (Aziende, Aree e Immobili pubblici, Condomini)

Le norme riguardanti questi controlli derivano principalmente dal Decreto Ministeriale del 6 settembre 1994, che definisce le metodologie di controllo e manutenzione per i materiali contenenti amianto.

Controlli Periodici

  1. Monitoraggio visivo: Dopo l’intervento, è necessario eseguire regolarmente ispezioni visive per verificare lo stato del materiale incapsulato o confinato. Lo scopo è controllare che non si siano verificati danni al rivestimento o alla barriera di confinamento, come fessurazioni, sfaldamenti o distacchi del rivestimento incapsulante.
  2. Verifica dello stato di deterioramento: Ogni 2 o 3 anni, si raccomanda una verifica più approfondita per accertare se il trattamento di incapsulamento mantiene la sua efficacia nel tempo e se il materiale di confinamento è ancora integro e sigillato correttamente​
  3. Campionamento dell’aria: In certi casi, può essere richiesto il monitoraggio delle fibre aerodisperse, soprattutto se ci sono dubbi sullo stato del materiale o se si rilevano potenziali segni di deterioramento. Il controllo delle fibre aerodisperse viene eseguito per verificare la presenza di fibre di amianto nell’ambiente circostante.

Organi di Controllo Coinvolti

  1. ASL (Azienda Sanitaria Locale): L’ASL è l’organo principale preposto a vigilare sul rispetto delle norme relative alla sicurezza sul lavoro e alla tutela della salute pubblica. L’ASL controlla che i lavori di incapsulamento e confinamento siano stati eseguiti correttamente e monitora l’esecuzione dei controlli successivi.
  2. SPISAL (Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro): Questo servizio delle ASL si occupa di verificare la sicurezza dei luoghi di lavoro, con particolare attenzione alla presenza di materiali pericolosi come l’amianto. Lo SPISAL può intervenire per effettuare ispezioni e controlli sul rispetto delle procedure e sulle condizioni degli edifici trattati​.
  3. Laboratori accreditati: I campionamenti delle fibre di amianto aerodisperse devono essere eseguiti da laboratori accreditati, che certificano la qualità dell’aria e la presenza o meno di fibre.

Il rispetto di queste prescrizioni è fondamentale per garantire la sicurezza a lungo termine delle aree trattate con incapsulamento o confinamento dell’amianto.

Valutare bene la performance costo beneficio dell’intervento deve prevedere anche il rispetto delle responsabilita’ future attinenti ai controlli periodici. Considerate sempre che sono presenti incentivi, detrazioni fiscali e spesso anche contributi a fondo perduto, quando valutate una operazione di bonifica e probabilmente il “Chi piu’ spende, Meno Spende” potrebbe essere una costante importante per affrontare un’unica spesa e garantire la salute e la sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro una volta per tutte.

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