Un Fondo Filantropico Privato per la Bonifica dell’Amianto

“Contattateci! Spiegheremo la nostra idea ai Soggetti di Buona Volontà che con il nostro aiuto nell’applicazione delle attuali leggi dello Stato, possono gia’ contribuire in maniera importante a migliorare le condizioni di salute pubblica e i Vostri aiuti saranno Defiscalizzati”. Il Presidente Protti dello Sportello Amianto Nazionale chiama a raccolta i soggetti con reddito attivo per costituire un fondo filantropico per le bonifiche amianto, beneficiario di un credito di imposta del 65% come previsto dal DPCM del 10 dicembre 2021, e lancia un appello al governo per estendere il beneficio anche agli interventi su proprietà private in situazioni di difficoltà.

Lo Sportello Amianto Nazionale lancia un’iniziativa ambiziosa e vitale per la salute pubblica già possibile secondo le leggi attuali: la costituzione di un fondo filantropico dedicato alla bonifica dell’amianto, destinato a intervenire nelle situazioni più critiche del nostro territorio. Questa iniziativa è rivolta ai soggetti titolari di reddito, che potranno beneficiare di un significativo vantaggio fiscale attraverso il credito di imposta, previsto per le erogazioni liberali in denaro destinate a interventi di bonifica ambientale su edifici e terreni pubblici.

Contemporaneamente, in vista della prossima Legge di Bilancio, Fabrizio Protti, Presidente dello Sportello Amianto Nazionale, chiede al governo di modificare l’applicazione dell’attuale credito di imposta. Questo permetterebbe ai filantropi e ai fondi filantropici, come quello proposto dallo Sportello Amianto Nazionale, di finanziare anche interventi su situazioni di povertà estrema, meritevoli di attenzione per la tutela della salute pubblica.

Un Appello ai Soggetti con Reddito: Partecipare per un Futuro Migliore

Il Presidente dello Sportello Amianto Nazionale, Fabrizio Protti, lancia un forte appello ai soggetti con reddito attivo, invitandoli a partecipare alla creazione di un fondo filantropico destinato a risolvere situazioni di grave pericolo per la salute pubblica. “Esistono molte aree nel nostro Paese,” dichiara Protti, “dove la bonifica dell’amianto è difficile per situazioni economiche contingenti, ma necessaria per tutelare persone che vivono a stretto contatto con una minaccia mortale. Noi, insieme a chi può, vogliamo fare qualcosa, chiamando all’appello i soggetti con reddito attivo disposti ad aiutare e sfruttando l’attuale garanzia del credito di imposta offerto dal DPCM del 10 dicembre 2021, beneficiando a fronte dell’aiuto alla collettività di una defiscalizzazione del 65%.”

Lo Sportello Amianto Nazionale si propone di veicolare fondi erogati attraverso contributi liberali, che saranno destinati a interventi selezionati su edifici e terreni pubblici contaminati da amianto. Grazie alle normative vigenti, i soggetti che aderiranno a questa iniziativa potranno beneficiare di un credito di imposta pari al 65% delle somme donate, un incentivo significativo che rappresenta non solo un gesto di grande responsabilità sociale, ma anche un’opportunità di defiscalizzazione concreta.

Il Vantaggio del Credito di Imposta: Come Funziona

Il credito di imposta, disciplinato dal DPCM del 10 dicembre 2021 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 febbraio 2022, offre un’opportunità unica per le persone fisiche, gli enti non commerciali e le imprese di contribuire alla bonifica ambientale. Il credito è riconosciuto nella misura del 65% delle erogazioni liberali effettuate per interventi su edifici e terreni pubblici, e può essere utilizzato per ridurre l’imposta sul reddito in tre quote annuali di pari importo.

I soggetti che decidono di aderire all’attuale beneficio di credito di imposta, devono seguire una semplice procedura, individuando l’intervento da sostenere sul portale del Ministero della Transizione Ecologica, concordando i dettagli con la pubblica amministrazione proprietaria del bene e prenotando il contributo comunicando l’importo e i termini dell’erogazione. Una volta confermata l’ammissione al contributo, dovranno effettuare il versamento utilizzando i sistemi di pagamento previsti, come bonifico bancario o bollettino postale, per poi ottenere la dichiarazione attestante il credito di imposta. Un operazione complessa per cui l’iniziativa del “Fondo Filantropico per la Bonifica Amianto” proposta dallo Sportello Amianto Nazionale, si propone come agevolatore al fianco dei filantropi.

Una Chiamata alla Solidarietà: Creare un Fondo per la Bonifica dell’Amianto

Il fondo filantropico proposto dallo Sportello Amianto Nazionale rappresenta un’opportunità concreta per migliorare la qualità della vita di intere comunità, soprattutto in quelle aree dove le risorse economiche scarseggiano e i rischi per la salute sono elevati. “Con il contributo di chi ha la possibilità di donare,” prosegue Protti, “potremo intervenire dove c’è più bisogno, risanando già oggi aree contaminate e proteggendo la salute delle persone che vivono in condizioni di estrema difficoltà.”

Questo fondo non solo consentirà di risolvere situazioni complesse, ma permetterà anche ai donatori di beneficiare di un rilevante vantaggio fiscale. Il credito di imposta riconosciuto è una forma di riconoscimento tangibile per chi sceglie di investire nel futuro delle comunità più vulnerabili, contribuendo a eliminare una minaccia concreta e pericolosa come l’amianto.

Un Invito al Governo: Estendere, immediatamente con la nuova finanziaria, il Credito di Imposta a proprietà private che presentano situazioni di estremo disagio e pericolo

In chiusura, il Presidente Protti rivolge un appello al Governo affinché, nella prossima Legge di Bilancio, estenda il beneficio del credito di imposta anche agli interventi di bonifica su proprietà private, soprattutto in quelle situazioni dove le risorse pubbliche non arrivano. “È essenziale,” sottolinea Protti, “che anche le aree private, specialmente quelle abitate da persone in condizioni di estrema povertà, possano beneficiare di questo incentivo. Estendere il credito di imposta alle bonifiche su proprietà private permetterebbe di ampliare l’impatto del fondo filantropico, proteggendo la salute di tante famiglie italiane che vivono quotidianamente esposte a un rischio mortale.”

L’obiettivo è chiaro: fare in modo che il cuore generoso degli italiani possa aiutare altri italiani meno fortunati, garantendo un futuro più sicuro e sano per tutti. Lo Sportello Amianto Nazionale esortando chi può a contribuire già da subito godendo dei benefici dell’attuale credito di imposta, continuerà a lavorare con determinazione affinché questa proposta diventi realtà, consapevole che solo attraverso una collaborazione tra pubblico e privato si potrà risolvere definitivamente il problema dell’amianto nel nostro Paese.

L’attuale Credito d’imposta bonifica ambientale: a chi spetta

Il credito d’imposta segnalato dallo Sportello Amianto Nazionale e cardine attuale dell’Iniziativa del “Fondo Filantropico per la bonifica amianto” è riconosciuto, in considerazione delle erogazioni liberali effettuate:

  • alle persone  fisiche  fiscalmente residenti nel territorio italiano;
  • agli enti non commerciali, intesi come enti pubblici o privati diversi dalle società residenti nel territorio dello Stato, che non hanno per oggetto esclusivo o  principale  l’esercizio  di  attività commerciali;
  • ai soggetti titolari di reddito  d’impresa,  indipendentemente dalla natura giuridica assunta,  dalle  dimensioni  aziendali e dal regime contabile adottato, nonché alle  stabili  organizzazioni  nel territorio dello Stato di imprese non residenti. 

Attenzione al fatto che le erogazioni liberali devono essere effettuate esclusivamente tramite uno dei seguenti sistemi di pagamento:

  • bonifico bancario;
  • bollettino postale;
  • assegni bancari e circolari;
  • carte di credito, di debito e prepagate.

In caso di pagamento effettuato mediante conto corrente bancario o postale i dati identificativi del conto corrente devono coincidere con quelli del soggetto richiedente l’agevolazione. 

1) Credito d’imposta bonifica ambientale: a quanto ammonta

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 65% delle erogazioni liberali in denaro effettuate per gli interventi di seguito elencati e spetta:

  • alle persone fisiche e agli enti non commerciali  nel limite del 20% del reddito imponibile 
  • ai soggetti titolari di reddito d’impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui 

ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo.

2) Credito d’imposta bonifica ambientale: per quali interventi spetta

Sono  riconosciute  ammissibili  al  beneficio del credito di imposta le erogazioni liberali in denaro ai fini di:

  • bonifica   ambientale,    intesa    come    risanamento    e riqualificazione  di  un’area  contaminata  da  rifiuti  o   sostanze pericolose e dannose per la salute dell’uomo e per l’ambiente;
  • rimozione dell’amianto dagli edifici,  intesa  come  rimozione ossia  eliminazione  dei  materiali   contenenti   amianto   mediante asportazione, smaltimento e bonifica dell’area;
  • prevenzione e risanamento del dissesto  idrogeologico,  intesa come contenimento o rimozione dei fattori che determinano il fenomeno di dissesto;
  • realizzazione  o  ristrutturazione  di  parchi  e  aree  verdi attrezzate, intesa come interventi di sviluppo e  valorizzazione  del verde urbano e periurbano;
  • recupero di aree  dismesse,  intesa  come  riqualificazione  e riutilizzo   di   un’area   non   più adoperata,  attraverso  la ristrutturazione  o  ricostruzione di manufatti  esistenti  o  la rinaturalizzazione a fini agricoli, ricreativi, sociali.

Il  credito  d’imposta  è anche riconosciuto  qualora  le erogazioni liberali in denaro effettuate per gli interventi suddetti siano destinate ai soggetti concessionari  o  affidatari  dei beni oggetto di tali interventi. 

3) Credito d’imposta bonifica ambientale: come richiederlo

L’accesso al beneficio per le erogazioni liberali effettuate dopo la pubblicazione del presente decreto avviene previo rispetto della seguente procedura:

  • il soggetto  che  intende  effettuare  un’erogazione  liberale individua l’intervento da  sostenere  sul  portale  web  gestito  dal Ministero  della  transizione  ecologica  e  contatta   la   pubblica amministrazione proprietaria del bene oggetto  di  finanziamento  per concordare l’importo e i termini dell’erogazione liberale;
  • successivamente,   il   soggetto   che   intende   effettuare l’erogazione liberale prenota il contributo comunicando al  Ministero della transizione ecologica l’ammontare dell’erogazione liberale e  i termini   di   effettuazione   concordati    con    l’amministrazione proprietaria del bene;
  • nei dieci giorni successivi  alla  prenotazione  di  cui  alla lettera precedente, il Ministero della transizione ecologica comunica al soggetto che intende effettuare l’erogazione liberale l’ammissione al contributo, sotto forma di credito di imposta,
  • entro i dieci giorni successivi alla comunicazione di cui sopra, il soggetto che intende  usufruire  dell’agevolazione,  a pena di decadenza della  prenotazione  del  contributo,  effettua  il versamento avvalendosi dei sistemi previsti.
    • L’operazione deve  indicare la  causale  «Bonus   Ambiente»,  seguita  dalla denominazione dell’ente beneficiario e dall’oggetto della donazione;
  • entro trenta giorni  dall’avvenuto  versamento,  le  pubbliche amministrazioni  proprietarie  del  bene  oggetto  di   finanziamento verificano il buon  fine  del  pagamento  e,  mediante  l’accesso  al portale  gestito   dal   Ministero   della   transizione   ecologica, 
  • successivamente, il soggetto che  ha  effettuato  l’erogazione liberale, al fine di  usufruire  del  credito  d’imposta,  accede  al portale gestito  dal  Ministero  della  transizione  ecologica   per scaricare apposita dichiarazione prodotta dal portale  attestante  la donazione, sulla  base  delle  informazioni  fornite  dai   soggetti pubblici, e acconsentire o meno alla pubblicazione  dei  propri  dati identificativi sul sito web istituzionale del Ministero.

L’elenco  degli interventi è continuamente  aggiornato  attraverso le segnalazioni delle pubbliche amministrazioni.

Il Ministero della transizione ecologica pubblica l’elenco delle donazioni ricevute, facendo  esplicito riferimento  al  titolo dell’intervento,   all’ente beneficiario, all’ammontare dell’erogazione e agli eventuali finanziamenti pubblici ricevuti  dal  medesimo  intervento.  

Infine, i soggetti beneficiari delle erogazioni liberali comunicano mensilmente al Ministero della transizione ecologica, per il tramite del portale web tutte le informazioni relative all’intervento, i Fondi pubblici assegnati per l’anno in corso,  l’ente responsabile del bene,  nonché le  informazioni  relative  alla  fruizione.  

Gli eventuali concessionari o  affidatari  beneficiari  delle erogazioni liberali  hanno  l’onere  di  effettuare  la  medesima  attività di comunicazione per il tramite dei soggetti  pubblici  proprietari del bene. 

Allegato

 DPCM del 10.12.2021 credito di imposta bonifica ambientale

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