4 Milioni alle imprese: Il bando di Regione Emilia Romagna

Il Bando 2024 prevede Interventi finanziati da un minimo di 15.000 Euro a un massimo di 150.000 per incentivare le imprese del territorio Emiliano alla bonifica dell’Amianto. Fabrizio Protti Sportello Amianto Nazionale: “Molto bene. Sarebbe importante conoscere il criterio di scelta dell’entita’ della provvista”

Riqualificare i luoghi di lavoro, tutelando la salute dei lavoratori e della cittadinanza dal rischio amianto. Con questo obiettivo la Regione Emilia-Romagna ha emanato un nuovo Bando rivolto alle imprese operanti nel territorio regionale, al fine di incentivare la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dagli immobili in cui svolgono la loro attività. Il programma di interventi di riqualificazione ambientale del sistema produttivo regionale sarà finanziato dalla Regione con 4 milioni di euro attraverso il bando approvato con delibera della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna n. 1841 del 30/10/2023.

Descrizione

Destinatari
Possono presentare domanda per richiedere un contributo le micro, piccole e medie imprese e le grandi imprese, con sede legale o unità locale nel territorio della Regione Emilia-Romagna.

Progetti finanziabili
Sono finanziabili i progetti relativi alla rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto, presenti in immobili in cui si svolgono attività produttive, terziarie e commerciali dell’impresa richiedente, sede di lavoro per i soggetti addetti a tali attività.
L’intervento dovrà avere un costo complessivo ammissibile di almeno € 15.000,00 per le spese di rimozione e smaltimento dell’amianto (sono esclusi, quindi, i costi di ricostruzione).
Sono considerati ammissibili gli interventi avviati dopo la data di prenotazione on-line. Sono esclusi gli interventi finalizzati al mero adeguamento alle norme esistenti.

Contributi previsti
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo in conto capitale in % sul costo ammissibile dell’intervento secondo le seguenti percentuali determinate dalla dimensione di impresa:

Tipologia interventiPMIGrandi impreseImporto massimo contributo (euro)Importo minimo costo intervento (euro)
Rimozione e smaltimento amianto50%35%€ 150.000,00€ 15.000,00

Si precisa che l’importo del contributo, definito secondo le percentuali riportate in tabella, per il 50% è a fondo perduto e per il restante 50% dovrà essere restituito in applicazione dell’art. 72 della Legge n.289/2002.

Risorse disponibili
La Regione Emilia-Romagna stanzia per questa iniziativa € 4.000.000,00.

Criterio di priorità e Definizione della Graduatoria
Con l’obiettivo di dare massima efficacia all’utilizzo delle risorse disponibili, qualificando i luoghi di lavoro e contestualmente tutelando la salute dei lavoratori e della cittadinanza dal rischio di esposizione all’amianto, sono stati definiti i seguenti criteri di priorità:

  • Vicinanza dell’edificio da bonificare inferiore a 800 metri in linea d’aria, da recettori sensibili quali scuole o ospedali. Si considerano per scuole: scuole di ogni ordine e grado pubbliche o paritarie. Si considerano per ospedali: ospedali e strutture sanitarie pubblici o accreditati.
  • Contestuale installazione di impianto fotovoltaico. L’impianto fotovoltaico dovrà essere installato presso la medesima unità locale, l’area produttiva, commerciale o artigianale di cui fa parte l’edificio da bonificare e dovrà essere installato dopo la data di presentazione della prenotazione on-line.

Nella formazione della graduatoria, verrà data priorità agli interventi per i quali sia riscontrata la presenza di almeno un criterio di priorità, disposti in ordine cronologico. Successivamente saranno inseriti in graduatoria gli interventi che non soddisfino alcun criterio di priorità, in ordine cronologico, entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili.

Modalità di partecipazione
La presentazione della domanda di contributo si articolerà in due fasi:

  • Fase 1 – Prenotazione online del contributo
  • Fase 2 – Completamento della domanda di contributo

Fase 1 – Prenotazione on-line (click day)

Le imprese interessate dovranno effettuare la prenotazione on-line collegandosi dalle ore 10.00 del 22 novembre 2023 alle ore 16.00 del 28 novembre 2023 all’applicativo on-line.
(Guida sintetica alla prenotazione on-line (PDF – 111.6 KB))

L’applicativo informatico è l’unica modalità ammessa per presentazione delle domande, pertanto, non saranno accettate domande inviate attraverso altri mezzi di trasmissione quali, a solo titolo di esempio, lettere, raccomandate, e-mail (anche se tramite posta certificata), fax ecc.

Con la determinazione 27018 del 22 dicembre 2023 è stato pubblicato l’elenco delle prenotazioni online validamente pervenute e l’elenco delle prenotazioni on-line in posizione utile per accedere alla fase 2 del Bando.

Si comunica che le prenotazioni on line inserite in fase di collaudo prima dell’apertura della Fase 1, sono cancellate dal sistema e sono state prese in esame solo quelle validamente presentate nell’applicativo dal 22 novembre 2023 dalle ore 10:00 al 28 novembre 2023 alle ore 16:00, come previsto al par. 11.1 del Bando.

Fase 2 – Completamento della domanda di contributo
Alla Fase 2 saranno invitate le imprese che, sulla base dei criteri di priorità, dell’ordine cronologico di arrivo, si troveranno in posizione utile per accedere al contributo. 
L’elenco delle imprese ammesse alla Fase 2 è allegato alla determinazione dirigenziale 27018 del 22/12/2023.
Le imprese potranno inoltrare le domande esclusivamente accedendo, con credenziali SPID/CIE/CNS del legale rappresentante, all’applicativo informatico del Bando – Fase 2, che sarà messo a disposizione dalla Regione dalle ore 10:00 del 10 gennaio 2024 alle ore 16:00 del 05 aprile 2024.

Con la determinazione dirigenziale n. 14201/2024 è stato pubblicato l’atto di “Approvazione della graduatoria delle domande ammissibili a contributo e dell’elenco delle domande non ammesse. aggiornamento dell’elenco delle prenotazioni online di cui alla D.D. 27018/2023 e scorrimento elenco delle prenotazioni on-line in posizione utile per fase 2”

Realizzazione intervento
I beneficiari devono concludere la parte di intervento oggetto del contributo (rimozione e smaltimento amianto) entro 24 mesi dalla data di concessione del contributo stesso.
Eventuali richieste di proroghe o variazioni al progetto presentato potranno essere inviate all’indirizzo PEC dell’Area Rifiuti e Bonifica Siti Contaminati, Servizi Pubblici Ambientali, secondo le modalità e le tempistiche previste dal bando.

Altre informazioni
Per tutte le informazioni relative al bando occorre fare riferimento alla deliberazione della Giunta regionale n. 1841 del 30/10/2023 disponibile anche nella sezione “Approfondimenti > Atti e documentazione” di questa pagina.

Le forme e le modalità di gestione, rendicontazione e monitoraggio sono definite dal Vademecum gestionale (PDF – 559.8 KB) approvato con la determinazione 9984 del 17/05/2024.

Tipologia del bando

Agevolazioni, finanziamenti, contributi

Destinatari

  • Grandi imprese
  • Micro imprese
  • PMI

Tempi e scadenze

02novembre2023

Data di pubblicazione28novembre2023

16:00 – Scadenza dei termini per partecipare al bando31dicembre2026

Chiusura del procedimento

Allegati

approfondimenti

FAQPresentazione della domandaAtti e documentazione

Riferimenti

Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente
Area Rifiuti e Bonifica Siti Contaminati, Servizi Pubblici Ambientali

PEC: servrifiuti@postacert.regione.emilia-romagna.it

Per informazioni è possibile:

Fabrizio Protti Presidente Sportello Amianto Nazionale

Dichiarazione di Fabrizio Protti, Presidente dello Sportello Amianto Nazionale

“Accogliamo positivamente l’iniziativa della Regione Emilia-Romagna di stanziare 4 milioni di euro per incentivare la bonifica dell’amianto, poiché ogni intervento volto a ridurre l’esposizione a questo materiale è essenziale per la tutela della salute pubblica. Tuttavia, emergono alcune criticità che non possono essere trascurate. I dati parziali forniti dall’ultimo aggiornamento della mappatura regionale, censiscono principalmente edifici pubblici o privati aperti al pubblico, tra cui scuole, ospedali, impianti sportivi, luoghi di culto e strutture commerciali. Questi dati non includono il vasto tessuto industriale e altre categorie di edifici privati, evidenziando così una mappatura incompleta.

È importante sottolineare che, sebbene la Regione Emilia-Romagna abbia avviato un processo di mappatura, questa non copre l’intero territorio né tutti i settori a rischio. La situazione è ancora più preoccupante se consideriamo che molte regioni italiane non hanno ancora adempiuto ai propri obblighi di mappatura dell’amianto, e nei rari casi in cui lo hanno fatto, i dati dichiarati sono spesso datati e, quindi, probabilmente obsoleti.

In questo contesto, i 4 milioni di euro stanziati, pur rappresentando un passo in avanti, rischiano di essere percepiti più come un intervento politico che come una misura basata su una conoscenza completa e aggiornata della realtà. Considerando che in Emilia-Romagna sono presenti circa 443.800 aziende, è evidente che queste risorse potrebbero risultare insufficienti e mal distribuite, rendendo necessario un approccio più strutturato e basato su dati aggiornati per garantire un’efficace tutela della salute dei cittadini.”

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