Rimozione Amianto gli incentivi ci sono
Fabrizio Protti Sportello Amianto Nazionale: “L’informazione corretta è la prima arma contro l’amianto: rimuoverlo è una responsabilità per la salute di tutti. Percepire l’intervento come una costosa ingiustizia è causa della disinformazione di Stato, perché gli aiuti ci sono ed è un dovere spiegarli ai cittadini”
La questione dell’amianto, materiale estremamente pericoloso per la salute, continua a essere un tema di grande rilevanza in Italia. L’amianto è stato largamente utilizzato nel passato in vari settori, soprattutto nell’edilizia, per le sue proprietà isolanti e ignifughe. Tuttavia, la scoperta della sua pericolosità per la salute ha portato alla sua messa al bando, rendendo necessarie le operazioni di bonifica, rimozione e smaltimento. Spesso però o cittadini, da un lato spaventati per le conseguenze che l’esposizione all’amianto potrebbe causare sono disorientati sul come agire e terrorizzati dai costi per la bonifica. In questo articolo spiegheremo tutti gli incentivi nazionali 2024, dal momento che nell’anno in corso sono previste diverse agevolazioni fiscali per incentivare queste operazioni, sia per i privati che per le imprese.
Rimozione dell’Amianto: Un Obbligo di Sicurezza e un Impegno Finanziario
L’amianto è stato bandito in Italia con la legge n. 257 del 1992, ma la sua rimozione rimane un problema serio. La presenza di amianto negli edifici rappresenta un pericolo concreto per la salute, poiché le sue fibre, se inalate, possono causare gravi malattie respiratorie, tra cui il mesotelioma e altre forme di cancro polmonare. Tuttavia, la rimozione e lo smaltimento dell’amianto comportano costi significativi, dovuti alle complesse procedure necessarie per garantirne la sicurezza.
Il governo italiano introduce da 3-‘anni a questa parte e ha introdotto quest’anno una serie di incentivi per aiutare i cittadini e le imprese a sostenere queste spese, riducendo così il carico finanziario legato alla bonifica dell’amianto. Vediamo in dettaglio quali sono le agevolazioni attualmente disponibili.
Detrazioni Fiscali per i Privati: Il Bonus Ristrutturazioni
Tra le agevolazioni previste per la rimozione dell’amianto rientra il Bonus Ristrutturazioni, una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute, calcolata su un tetto massimo di 96.000 euro. Questa detrazione è ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Si tratta di un incentivo che copre non solo la rimozione dell’amianto, ma anche il suo smaltimento, rendendo questa operazione più accessibile.
ATTENZIONE: A partire dal 1° gennaio 2025, però, è previsto un abbassamento dell’aliquota di detrazione al 36% e del tetto di spesa a 48.000 euro, il che rende il 2024 un anno cruciale per chi intende avvalersi di questi benefici fiscali.
La Posizione dell’Agenzia delle Entrate: Chiarimenti e Riferimenti Normativi
L’Agenzia delle Entrate, attraverso varie risposte e circolari, ha fornito chiarimenti importanti riguardo alle detrazioni fiscali per gli interventi di bonifica dall’amianto. In particolare, ha ribadito che:
- Gli interventi di bonifica dall’amianto sono agevolabili indipendentemente dalla categoria edilizia degli edifici coinvolti.
- Non è necessario che la bonifica sia associata a un intervento di recupero del patrimonio edilizio per ottenere la detrazione.
- È possibile detrarre anche le spese sostenute solo per il trasporto dell’amianto in discarica, a patto che l’intervento sia eseguito da aziende specializzate.
Questi chiarimenti sono stati forniti in diverse occasioni, tra cui la Risposta 672/2021 e altri documenti interpretativi emessi dall’Agenzia. Un riferimento normativo chiave è l’articolo 16-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), che disciplina le detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio, tra cui la bonifica dall’amianto. Ulteriori dettagli e circolari esplicative sono disponibili sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate
Ecobonus e Superbonus: Incentivi per l’Efficienza Energetica e la Rimozione dell’Amianto
Un altro incentivo rilevante è l’Ecobonus, che prevede una detrazione fiscale del 65% per interventi di riqualificazione energetica, tra cui la rimozione dell’amianto. Questo incentivo può essere richiesto anche in concomitanza con il Superbonus 70%, riservato nel 2024 ai condomini e agli edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari.
In questi casi, la rimozione dell’amianto è agevolata se fa parte di un intervento più ampio di efficientamento energetico, come la sostituzione della copertura con pannelli fotovoltaici. La condizione fondamentale è che la rimozione dell’amianto sia strettamente legata al miglioramento energetico dell’edificio, e che un tecnico attesti la congruità delle spese e la conformità dell’intervento ai requisiti richiesti.
Incentivi per le Imprese: Il Bando ISI dell’INAIL
Le imprese non sono escluse da queste agevolazioni. e l’INAIL, tutti gli anni, attraverso il Bando ISI, finanzia le imprese per progetti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, inclusi quelli per la bonifica dall’amianto. Il finanziamento di media sino ad oggi, ha coperto fino al 65% delle spese ammissibili, con un importo minimo di 5.000 euro e un massimo di 130.000 euro.
Decreto FER 2: Incentivi per gli Impianti Fotovoltaici in Sostituzione dell’Amianto
Il Decreto FER 2, di prossima pubblicazione, introdurrà ulteriori incentivi per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, tra cui impianti fotovoltaici in sostituzione delle coperture in amianto. Gli impianti che sostituiscono l’amianto avranno diritto a un premio di 12 €/MWh sull’energia prodotta, oltre agli incentivi sull’energia elettrica.
Questa misura rappresenta un’opportunità per coniugare la bonifica dall’amianto con la produzione di energia pulita, incentivando ulteriormente la rimozione di questo materiale pericoloso dagli edifici.
Piano Agrisolare: Un’Opportunità per la Bonifica e l’Efficienza Energetica
Oltre agli incentivi già menzionati, il Piano Agrisolare rappresenta un’altra importante opportunità per la bonifica dell’amianto in ambito agricolo. Questo piano nazionale incentiva l’installazione di impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici agricoli, con la condizione fondamentale che venga prima rimosso l’amianto presente. Gli agricoltori e gli operatori del settore possono così migliorare l’efficienza energetica delle loro strutture, beneficiando di contributi significativi per la bonifica e l’installazione dei nuovi impianti.
Per maggiori dettagli su questo incentivo e su come accedere ai fondi, è possibile consultare l’articolo dedicato disponibile qui.
Piano di Lavoro Amianto: Un Obbligo per le Imprese Qualificate
Non va dimenticato che ogni intervento di bonifica, rimozione e smaltimento dell’amianto deve essere eseguito nel rispetto delle normative vigenti, che impongono l’elaborazione di un Piano di Lavoro Amianto. Questo piano, obbligatorio per legge, deve essere redatto dall’impresa incaricata dei lavori, che deve necessariamente essere in possesso della categoria 10.
La categoria 10 del sistema di qualificazione SOA è suddivisa in due sottocategorie:
- Categoria 10A: riguarda le attività di bonifica di materiali contenenti amianto in matrice compatta, come le coperture in eternit.
- Categoria 10B: riguarda le attività di bonifica di materiali contenenti amianto in matrice friabile, che richiedono procedure di rimozione più complesse e rigorose.
È fondamentale che i privati scelgano un’impresa in regola con la categoria 10, poiché questo garantisce che i lavori vengano eseguiti in conformità con tutte le normative di sicurezza e igiene, evitando problemi giuridici e sanzioni pesanti. Per ulteriori dettagli su questo argomento e per comprendere meglio le implicazioni legali della bonifica dell’amianto, si consiglia di consultare questo articolo dettagliato: Regole per la bonifica dell’amianto.
Fabrizio Protti, Presidente dello Sportello Amianto Nazionale, ha dichiarato: “Continueremo a combattere la teoria della disinformazione, perché la bonifica dell’amianto è spesso vista e pregiudizialmente vissuta come una costosa ingiustizia. In realtà, è un campo largamente incentivato dallo Stato centrale, a cui si aggiungono spesso bandi e contributi a livello regionale e comunale. È fondamentale informare i cittadini, ed è un preciso dovere dello Stato e dei Comuni. Noi continueremo ad affiancarci a tutti i sindaci virtuosi che decideranno di supportare i propri cittadini, sostenendo la corretta informazione sulla gestione del rischio amianto e offrendo l’assistenza completamente gratuita erogata dallo Sportello Amianto Nazionale.
L’informazione corretta è la prima arma contro l’amianto: rimuoverlo è una responsabilità per la salute di tutti. Percepire l’intervento come una costosa ingiustizia è disinformazione di Stato di cui il cittadino è vittima e che innesca un circolo distruttivo che rallenta le bonifiche, perché gli aiuti ci sono ed è un obbligo dello Stato anche spiegarli una volta che li mette a disposizione. Come Sportello Amianto Nazionale, aiutiamo il cittadino ad approcciarsi alla bonifica, spiegando incentivi e contributi che rendono l’intervento probabilmente meno costoso di tante altre piccole o grandi ristrutturazioni di casa.
Occorre ricordare che l’amianto è un problema serio; non rimuoverlo e viverci accanto o sotto è una responsabilità importante che ogni cittadino si assume nei confronti della propria e altrui salute, e potrebbe pagarla molto cara. Usare il pretesto del ‘non lo rimuovo perché è costoso’ è una profonda sciocchezza, come abbiamo dimostrato in questo articolo e come ci impegniamo a divulgare tutti i giorni. Dobbiamo inoltre ricordare che il tetto, il manufatto, l’elemento in cemento-amianto o la coibentazione in amianto che ci può seriamente danneggiare, fino alla morte se non integra, ci ha servito con onore per almeno 32 anni. Qualsiasi elemento della nostra abitazione, dopo 32 anni di utilizzo, ha bisogno di manutenzioni o di essere sostituito per continuare a svolgere il suo compito. Pertanto, è solo a causa della sindrome della disinformazione di cui il cittadino è totalmente incolpevole se prolifera la convinzione amianto-costo ingiusto e lo Stato non aiuta. Aiutare i cittadini a comprendere è un dovere da non sottovalutare mai.”
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